Ero piccolissima, forse tre anni, d'estate andare al mare era una consuetudine, andavamo tutti quanti insieme, tutta la famiglia, allora la famiglia c'era, lo eravamo, mamma papà e quattro figli, tre maschi ed io nata dopo 12 anni dall'ultimo figlio, inaspettatamente, in età desueta per i tempi , 44 anni mia mamma e 49 papà.
Affittammo una barca a remi quel giorno, i miei fratelli e papà volevano fare il bagno al largo e papà decise di portarmi, mentre mamma, non sapendo nuotare e non sopportando il movimento ondeggiante della barca, volle rimanere sulla terra ferma.
Mentre il secondo genito dei miei fratelli remava, gli altri due si misero vicino papà, io sulle sue gambe tenuta dalle sue braccia.
Arrivati abbastanza al largo papà si tuffò per primo, successivamente uno dei mie fratelli mi prese e mi mise in acqua con il salvagente, che però mi sfuggì facendomi andare a fondo all'improvviso...ricordo perfettamente come fosse un film tutto: rivedo il pelo d'acqua allontanarsi, la luce che filtrava attraverso, le mille bolle che si formavano mentre andavo giù e lo sciabordio e in fine le braccia di papà che mi afferrarono saldamente e mi riportarono su al sicuro...ecco papà mi servirebbero le tue braccia adesso, proprio come allora, devo assolutamente riemergere, credo che tu sai già, non occorre che ti spieghi altro...ci conto, sia per me che per chi amo.
Affittammo una barca a remi quel giorno, i miei fratelli e papà volevano fare il bagno al largo e papà decise di portarmi, mentre mamma, non sapendo nuotare e non sopportando il movimento ondeggiante della barca, volle rimanere sulla terra ferma.
Mentre il secondo genito dei miei fratelli remava, gli altri due si misero vicino papà, io sulle sue gambe tenuta dalle sue braccia.
Arrivati abbastanza al largo papà si tuffò per primo, successivamente uno dei mie fratelli mi prese e mi mise in acqua con il salvagente, che però mi sfuggì facendomi andare a fondo all'improvviso...ricordo perfettamente come fosse un film tutto: rivedo il pelo d'acqua allontanarsi, la luce che filtrava attraverso, le mille bolle che si formavano mentre andavo giù e lo sciabordio e in fine le braccia di papà che mi afferrarono saldamente e mi riportarono su al sicuro...ecco papà mi servirebbero le tue braccia adesso, proprio come allora, devo assolutamente riemergere, credo che tu sai già, non occorre che ti spieghi altro...ci conto, sia per me che per chi amo.
Oh tesoro... il ricordo che hai descritto è così dolce e rassicurante!
RispondiEliminaSono sicura che in questo momento il tuo papà ti stia portando in braccio... Forza Manueluzza... forza!
Chiaruzza mia!!! grazie! un bacio...
Elimina:*
RispondiEliminaciao Simona, grazie!!! benvenuta!
EliminaSpero che il mio pensiero possa arrivarti forte ed aiutarti a sorreggerti un pochino...
RispondiEliminaTi abbraccio con affetto, amica mia , e non ti mollo...
l'affetto vola in alto come una preghiera, sorregge e aiuta a trovare l'equilibrio, non sentirsi soli è fondamentale ed io ti sento molto vicina...un bacio Ombretta cara
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