Mi chiedo se quando per mio figlio arriverà il tempo dei sogni saprò farlo ancora...ricorderò come e quanto sognavo anche io? sarò in grado di comprendere i suoi occhi, di capire quando naufragano tra i pensieri densi come succedeva a me? Mi ripeto sempre che non voglio dimenticare e ripeto a chi mi ascolta che ciò che sono stata, tutti i miei ricordi, gli eventi della mia vita mi hanno fatto diventare quello che sono adesso e che non è vero che non mi aiuteranno a guardare avanti...anzi! credo che grazie ad essi riuscirò a guardare oltre addirittura e se riuscirò sempre a custodire con cura ciascun "diario" nella memoria e nel cuore, a modularmi al meglio quando lo vedrò disteso sul letto guardare il soffitto o guardare dalla finestra qualcosa che non starà di certo dietro ai vetri ma dentro al suo cuore, quando starà in silenzio, quando sembrerà triste e malinconico., quando sorriderà tra se e se, quando un lampo di gioia, di orgoglio, d'amore gli illuminerà gli occhi...beh...spero allora di saper ben utilizzare la mia collezione di ricordi e gli insegnamenti in essi racchiusi per riuscire a capire la sua età...
"A questa età, guardandoli di schiena, seduti, sembrano piccoli uccellini su un ramo. Mentre si muovono teneri passerotti in volo. A volte sfiorano l'asfalto saltellanti, altre volano in alto fissando un nuovo angolo di blu da raggiungere" (dai miei appunti)
martedì 26 febbraio 2013
4 commenti:
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quando lo vedrai disteso sul letto guardare il soffitto o guardare dalla finestra qualcosa che non starà di certo dietro ai vetri ma dentro al suo cuore... forse sarà giusto che affronti da solo i suoi sogni... i suoi pensieri e le sue preoccupazioni... ci siamo passati tutti e grazie a quei sogni pensieri e preoccupazioni siam diventati ciò che siamo
RispondiEliminala mia riflessione era un'altra e si incentrava solo su di me e su quelle che potranno essere un domani le mie capacità di comprensione perchè a mio modesto avviso un buon genitore deve sapere ben interpretare e all'occasione essere un punto di riferimento per il proprio figlio
RispondiEliminaAd ogni modo non credo che un individuo cresca e divenga più autonomo se lasciato sempre solo ad affrontare la propria crescita, soprattutto quella interiore e comunque un genitore deve essere presente in punta di piedi, tenersi pronto quando i figli chiederanno aiuto manifestandone la necessità e soprattutto quando lo faranno in silenzio perchè secondo la mia esperienza quelli sono i momenti in cui un individuo ne ha maggiore bisogno...
Manu mia... saprai svolgere il tuo ruolo al meglio, lo so...
RispondiEliminaE' questione di sensibilità, esattamente come dici tu!
PS: mi piace quando mi dici "Ombretta mia"...
un bacio!
e ame piace quando mi dici "Manu mia"!!! grazie per la fiducia che mi dai un bacio a te è sempre bello trovarti qui
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